Il caftano e la sua storia

Il caftano trova le sue origini, nell'antica Persia. In seguito si è diffuso in Europa dell'Est e in Asia Settentrionale. Nel XIX secolo la parola russa 'caftano' veniva utilizzata per indicare un lungo abito per uomini, molto largo e di maniche strette. Più tardi furono i preti ortodossi a continuare ad indossare i caftani, prima che questi, durante il periodo di espansione dell'Impero Ottomano della fine del XV secolo, fossero introdotti anche nei Paesi Arabi e nella Spagna Araba
Nel corso dei secoli le antiche nazioni produttrici del caftano si sono adattate ai cambiamenti storico-sociali, fino ad abbandonare del tutto l'utilizzo del caftano per poi adottare altri tipi di abbigliamento che seguissero la cultura dominante. Nonostante ciò, il caftano che era stato introdotto in Marocco dai Mauro-Andalusi, ha saputo resistere alle ondate dei cambiamenti.   


(modello di caftano maschile)



Il caftano è passato ad essere un abito per donne per merito del musicista che si chiamava Zyriab, un uomo molto affascinante dalla pelle nera, appassionato di musica e dotato di una splendida voce. Questo compositore musicale è un personaggio storico realmente esistito e che risale all'Ottocento. Era un uomo attento alla sua cura ed igiene personale, adorava fare colpo sul suo pubblico anche attraverso un'attenta scelta dei suoi abiti. Fu da questo momento che le donne arabe, colpite dallo stile del cantante, iniziarono ad imitarlo e ad adottare il caftano come un vestito elegante adatto anche alle forme femminili.



(Zyriab che suona uno strumento arabo)

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